Collio Merlot 2021

Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 06/2024

Tipologia: DOC Rosso
Vitigni: merlot
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore: SOSOL
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 20 a 24 euro

In un’epoca in cui il packaging è divenuto elemento fondamentale per promuovere un prodotto, a prescindere dalla qualità del contenuto, assistiamo a vere e proprie sfide a chi presenta la bottiglia più accattivante, con etichette d’autore, fiocchi, ceralacche e confezioni altisonanti, che purtroppo si concludono con un vetro il cui peso può superare abbondantemente il chilogrammo.
Viviamo in un mondo in cui la pubblicità è costruita ad hoc per raccontarci meraviglie di cose che, spesso, sono tutt’altro, un vero e proprio inganno legalizzato nei confronti del destinatario finale.
Per fortuna non è sempre così, ci sono vini che non urlano, non scalpitano, ma vanno semplicemente assaggiati, se ti piacciono li vorrai, altrimenti il packaging avrà funzionato solo la prima volta, con conseguente irritazione del malcapitato che si è fatto ingannare dall’aspetto esteriore.

In casa Sosol sembra che tutto questo sia molto lontano, le etichette sono essenziali, il marchio aziendale pure, ogni vino si distingue per il nome e per l’uso di colori diversi, punto. I prezzi, poi, si differenziano di pochi euro e sono assolutamente corretti, tra i 20 e i 25 euro secondo la tipologia. Del resto basta conoscere Mariano e Ivan per rendersi conto che sono due persone semplici, amanti del proprio mestiere e profondamente legate alla loro Oslavia, terra di confine tra Friuli e Slovenia, frazione di Gorizia che ha vissuto battaglie e numerosi morti durante il primo conflitto mondiale.
Personalmente mi sono innamorato dei loro vini, prediligo i bianchi, che trovo davvero emozionanti, ma anche questo merlot, che ha trascorso quattro mesi in tonneau (praticamente neutri), ha uno stile che mi piace, del resto la ponca (composta da stratificazioni arenacee e marnose di origine eocenica) sembra essere una delle composizioni di terreno più vocate per la viticoltura, una base sicura per fare vini di carattere, spesso molto longevi.
Un merlot tutt’altro che seducente, ammiccante, che mostra invece una tempra schietta e rigorosa, molto diretto, con una freschezza decisa e un approccio verso il frutto che punta più alla croccantezza che alla dolcezza e rotondità (prugna, mirtillo e leggera amarena), non senza richiami a note floreali, arricchiti da una speziatura delicata.
All’assaggio conferma quelle sensazioni, ha freschezza da vendere, tanto da denunciare dei riflessi agrumati, corpo asciutto, con un bel ritorno fruttato e una tannicità sottile e perfettamente integrata.
Lo proverei con degli ottimi gnocchi di pane (grosse palle di pane raffermo, latte e spezie, insaporite con prezzemolo e speck, al sugo di carne).