Dialogo di Cantalfieri Blanc de Noir Brut 2014

Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 03/2019
Tipologia: Vdt bianco spumante
Vitigni: pinot nero 70%, pinot bianco 30%
Titolo alcolometrico: 12,5 %
Produttore: CANTARUTTI – Azienda Agricola Cantarutti Alfieri
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 25 a 50 euro
Ci sono aziende che hanno uno stile, altre un metodo, alcune cercano nella spontaneità la massima espressione possibile, altre ancora ritengono che un percorso non debba essere mai lasciato al caso, ma semmai accompagnato e protetto, per evitare spiacevoli derive.
Questa è una delle ragioni per cui il mondo del vino è sempre stimolante, fare vino non è mai semplice, gli eventi che ne condizionano la riuscita sono praticamente infiniti, frutto di una mutabilità che viene dalla terra e dal cielo e che, proprio per questo, ha bisogno della sensibilità e dell’esperienza dell’uomo per riuscire a interpretare le sempre diverse annate che si trova di fronte.
Qualcuno potrebbe pensare che certe questioni tocchino molto marginalmente la produzione di uno spumante, in realtà non è così, la base con cui si fa questa particolare tipologia di vino è fondamentale, anche se questo può essere aiutato con l’eventuale aggiunta della liqueur.
Le uve devono essere raccolte quando acidità e profumi sono all’apice del percorso, vanno raccolte “al dente”, come per la pasta, se si supera quel momento o non lo si raggiunge, le conseguenze sullo spumante che verrà sono tutt’altro che marginali.
Qui abbiamo un blanc de noir, ottenuto da pinot nero per il 70% e pinot bianco per il 30%, uve selezionate con cura verso la fine di agosto 2014 da due vigneti di 1,5 e 2 ettari. Le uve, raccolte in cassette, sono state immediatamente trasferite in cella frigorifera per ottenere una temperatura di 8-9 gradi.
Dopo una pressatura soffice, il mosto ottenuto è stato fatto illimpidire sostando per 12 ore in vasca d’acciaio a temperatura controllata.
Una volta travasato è stata fatta partire la fermentazione mantenendo la temperatura a 18° C.
Successivamente il vino è stato filtrato e preparato per la rifermentazione, utilizzando lieviti selezionati e una piccola quantità di zuccheri. Una volta imbottigliato e tappato con bidule e tappo a corona, ha iniziato la rifermentazione a contatto con i lieviti, processo che è durato 36 mesi. Il degorgément è stato effettuato a luglio del 2018, cui è seguita una fase di riposo di alcuni mesi.
Il perlage intenso e continuo contribuisce a far emergere il bouquet, che si rivela intenso e di notevole finezza, un pot-pourri di agrumi quali arancia amara, pompelmo e cedro; lo spazio espressivo si allarga poi a note muschiate, erba limoncella, timo, alloro, susina e riverberi officinali.
Di grande suggestione al palato, mostra una sorprendente grassezza e una spiccata vena sapida, ben presto la bocca è pervasa da sensazioni balsamiche e saline che, insieme all’acidità e alla ricchezza aromatica, stimolano la salivazione, ricordandoci che il suo destino è quello di accompagnare le pietanze, anche se sorseggiarlo così, in completa solitudine, è davvero un piacere per i sensi.
Finché il clima è ancora fresco, vi consiglio di provarlo con frico e polenta arrostita, va che è una meraviglia! Ma la sua versatilità è praticamente infinita, potreste provarlo con una frittata alle erbe alla maniera goriziana, alta e morbida, dorata all’esterno, preparata con cipolla soffritta, formaggio e germogli di papavero selvatico (confenon), sclopit (nasturium officinalis), pungitopo (ruscli), luppolo (urtizzon), ortica, mentuccia e altre erbe tipiche.
Volete provarlo con un primo? Puntate agli Žlikrofi, gnocchetti o ravioli di pasta fine ripieni con patate, cipolla, grasso e spezie, conditi semplicemente con burro e formaggio.