Degustatore: Roberto Giuliani Valutazione: @@@@@ Data degustazione: 06/2024
Tipologia: DOCG Rosato Spumante Vitigni: pinot nero Titolo alcolometrico: 12,5% Produttore: LO SPARVIERE Bottiglia: 750 ml Vino BIO: sì Prezzo medio: da 48 a 52 euro
Cinquant’anni dalla nascita de Lo Sparviere dovevano essere celebrati, la famiglia Gussalli Beretta ha voluto proporre un’etichetta simbolica, il Rosé Monique, ma questa volta extra brut, il dosaggio che meglio rappresenta lo stile aziendale, dedicato come il brut a Monique Poncelet, fondatrice della cantina. L’affinamento sui lieviti raddoppia, da 24 a 48 mesi, le uve provengono da un unico appezzamento, il vigneto Sergnana in comune di Provaglio d’Iseo (Proài d’Izé in dialetto bresciano).
Come tutte le etichette celebrative il Rosé Monique è stato prodotto in pochissimi esemplari, solo 600, di cui quello in mio possesso è il numero 42. Un’altra particolarità di questo vino è che tutto è stato fatto artigianalmente, testimoniato anche dal filo rosa che è stato avvolto a mano sul collo della bottiglia. Nel calice mette in bella mostra un perlage perfetto e persistentissimo, un colore davvero affascinante dal timbro ramato leggero. L’impatto odoroso è subito attraente e ben giocato su toni che risaltano sia la parte floreale che il frutto, si passa dalla rosa damascena al giglio martagone, poi slanci di pompelmo rosa, mandarino, lampone e fragolina selvatica; la parte agrumata è fresca e giustamente matura.
Il sorso è decisamente efficace, molto coerente e di notevole finezza, c’è una perfetta corrispondenza con quanto anticipato al naso, il gusto è davvero invitante e suggestivo, carezzevole ma anche persistente. Lo abbinerei senza dubbio a piatti a base di sushi, ma potrebbe accompagnare con gusto delle ottime fritture di paranza, o un gustoso risotto con le canocchie.
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