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Friuli Sauvignon Braida Santa Cecilia 2018

Friuli Sauvignon Braida Santa Cecilia 2018 PitarsDegustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 10/2021


Tipologia: DOC Bianco
Vitigni: sauvignon
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: PITARS
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 10 a 15 euro


Continua il mio approfondimento relativo alla gamma dei vini Pitars, Cantina friulana ubicata a San Martino al Tagliamento (PN) oggetto di uno dei miei ultimi press tour che ho raccontato qui. È la volta del Braida Santa Cecilia 2018, un sauvignon in purezza, clone R3, allevato a guyot su terreni sassosi tipici delle Grave del Friuli.
Il noto vitigno d’origine francese, la Loira è la sua culla d’elezione, è la punta di diamante della produzione aziendale. È la varietà che più di tutte consente di raccontare le diverse sfaccettature di un’area vitivinicola influenzata da un microclima unico e dal Tagliamento, uno dei pochi fiumi selvaggi rimasti in Europa, vera e propria icona della Cantina e del territorio.
La tenuta di Rivolto (UD), circa 92 ettari, ospita i vigneti ove sono ubicate principalmente le uve a bacca bianca di Pitars, tra cui il sauvignon. Prende il nome da un’antica pieve, oggi centro logistico per tutte le attività di cura delle vigne di proprietà. Del prato, questo è il significato di “braida”, conserva le peculiarità nelle aree non vitate, dove regna la biodiversità locale. Le uve vengono vendemmiate a mano durante la seconda quindicina del mese di settembre, spremitura soffice e fermentazione a temperatura controllata a 18°.
Il vino mostra eleganza in tutte le tre fasi iniziando proprio dal colore, paglierino chiaro e vivace che in controluce evidenzia riflessi verde-oro, media consistenza. Ammetto che i sauvignon in purezza che amo di più son proprio quelli che non ostentano profumi intensi e riconducibili in maniera didattica al vitigno, il Braida Santa Cecilia è fra questi; in nessun modo si avvertono toni esuberanti ed erbacei di foglia di pomodoro e quant’altro, ma un gradevolissimo ricordo di cedro candito, nespola e papaya su una ghirlanda di fiori bianchi, tra cui tiglio e biancospino. Con lieve aumento di temperatura, a 10-12°, miele ai millefiori e un richiamo al Tagliamento, lo stesso identico aroma di pietra calda al sole avvertito percorrendo a piedi il letto del fiume arido, durante una calda giornata di settembre.
Il palato è ricco, non ostenta muscoli né tantomeno alcol, la morbidezza del sorso conquista sin dal principio, ma la freschezza – data da un’acidità di tutto rispetto – vivacizza l’insieme rendendo il sorso equilibrato e piuttosto beverino. Perfetto in abbinamento a un piatto di broccoletti ripassati in padella con aglio, pan grattato tostato e acciughe sotto sale. Quattro chiocciole abbondanti.

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