RABINO – Azienda Agricola F.lli Rabino

Indirizzo: Via Rolfi, 5 – 12069, Santa Vittoria d’Alba (CN)
Tel.: +39 0172 478045
Fax: +39 0172 479119
Sito: www.fratellirabino.com
Email: info@fratellirabino.com
laVINIum 03/2021
Ricordo con molto piacere l’incontro con la giovane Francesca Rabino, ahimé son passati ormai quasi tre anni da allora. Mi aggiro tra i banchi d’assaggio all’interno dello stupendo Castello di Guarene, sede della manifestazione Roero Days 2018, manca più di un’ora all’inizio del seminario dedicato alla stampa di settore; come sempre accade in questi casi star con le mani in mano, e a bicchiere vuoto, non fa per me. Adoro questo particolare momento delle giornate dedicate al vino perché ne approfitto sempre per scovare qualche chicca, piccole aziende a conduzione familiare, magari meno note, ma che indubbiamente in alcuni casi riservano piacevoli sorprese.
Ne è passato di Roero sotto i ponti, ormai la Cantina Fratelli Rabino, che proprio quel giorno ho approfondito con particolare interesse, è una realtà affermata che ha saputo imporre la propria personalità plasmando vini fortemente legati al territorio che ho deciso di raccontare. Un’altra storia che da cinque generazioni parla di valori famigliari, di tradizioni fortemente radicate nella terra che le ha custodite, di determinazione, sacrificio e tanto lavoro. Un luogo in particolare rappresenta il cuore pulsante: Cascina Valle Spinzo, sede dell’azienda, situata in Santa Vittoria d’Alba (CN), borgo di circa 2.800 abitanti posto all’estremità meridionale del territorio roerino, a circa 15 chilometri da Canale. In queste dolci colline sorge la cantina di produzione e d’invecchiamento, nel comune limitrofo, per l’esattezza a Monticello d’Alba, la foresteria dell’azienda, denominata La Cascinetta.
Al timone troviamo Tommaso Rabino, il capostipite, coadiuvato dalla moglie Maria, il figlio Andrea, enologo dell’azienda, a sua volta aiutato da Annalisa, compagna di una vita e moglie che gli ha regalato 3 figlie: Francesca, Chiara e Agnese; con passione tutti collaborano al progetto. Lascio la parola ai titolari perché questa tesi, a mia avviso, spiega alla perfezione la filosofia aziendale, una metafora che racconta la necessità dell’uomo di entrare in contatto con la natura, di rispettarla e di viverla sempre per quanto possibile: “L’uomo di città ha una grande nostalgia della vigna, di calpestare un po’ di terra, di correre lungo un filare, forse non può, ha i tram e i grattaceli, però se c’è un eccesso di automobili, di superstrade è perché dalla città c’è bisogno di espandersi, di andare in campagna, di calpestare un po’ di terra, di sentire la fragranza del fiore e il verde della vigna…”. La parte più bella di ogni viaggio è il ritorno, quando ad aspettarti trovi nuovi fiori, nuovi profumi, nuovi colori, grappoli che crescono e vigne che ti nutrono.”
La Cascina ha una lunga storia da raccontare: bisogna risalire al 1500 e alla famiglia Visconti, la stessa fu per lungo tempo appannaggio di corti e funzionari di case regnanti. Tre secoli dopo, nel 1800, è protagonista la famiglia Savoia che gestisce tutto, dalle vigne alle cantine. La famiglia Rabino, nel 1907, è proprietaria di una parte dell’insieme dalla quale è nata l’attuale realtà aziendale.
È citata come un unicum da vari documenti nel corso di nove secoli, un insieme di vigne disposte in uno splendido anfiteatro, in Santa Vittoria d’Alba, che racconta una porzione di Roero forse meno nota, ma indubbiamente interessante. L’area vitivinicola, situata alla sinistra del fiume Tanaro è opposta alle vicine Langhe. Come ho già raccontato più volte, non ultimo l’articolo dedicato alla storia del Roero e del Consorzio, nel tempo, una radicale deviazione del Tanaro, accompagnata da corrugamento del suolo, ebbe effetti sconvolgenti sulla fisionomia dell’ambiente circostante.
Le famose Rocche, magnifici spaccati naturali sullo spartiacque, ne sono la testimonianza. Il terreno di Santa Vittoria d’Alba è caratterizzato da medio impasto, a volte leggero, su strato marnoso, ma sempre permeabile. Un clima continentale, secco e luminoso, tante le ore di sole. I vigneti dell’azienda, sono esposti a Sud, Sud-Ovest, condotti in regime di agricoltura convenzionale e in lotta integrata, soprattutto il criterio imperante è produrre uve di grande qualità cercando di rispettare il più possibile la natura, l’ambiente, vero patrimonio da tutelare ad ogni costo.
I vitigni coltivati sono i classici autoctoni piemontesi: nebbiolo, barbera, arneis, favorita e moscato, e nelle prossime pubblicazioni, attraverso i vini degustati li approfondirò uno ad uno. Da segnalare che Santa Vittoria d’Alba, per motivi storici, è riconosciuta come sottozona atta a produrre “Moscato d’Asti D.O.C.G. Santa Vittoria d’Alba”.
Circa la filosofia in vigna e in cantina, l’azienda ha le idee chiare e ci tiene a ribadire il proprio pensiero, in chiusura sento il dovere di riportarlo per intero: “Siamo produttori che intendono praticare una “viticoltura sostenibile” attraverso l’armonizzazione del saper fare tradizionale con i nuovi metodi di coltivazione, vogliamo privilegiare i metodi di coltivazione “dolci”. Intendiamo mantenere una diversità biologica dei sistemi viticoli, preservare la fertilità del suolo, ridurre gli impatti ambientali, salvaguardare la salute del produttore ed assicurare la produzione di uve e vini sani. Vogliamo inoltre preservare la qualità del vino dall’omologazione imposta da metodi di lavoro e spinte commerciali forzate che hanno come principale obiettivo il profitto. La soddisfazione del consumatore non è perseguita come unico obiettivo finale, ma diventa strumento per il suo coinvolgimento nel processo mirante alla salvaguardia dell’ambiente. In tal modo collabora con il viticoltore per la produzione di vini sani e di qualità, divenendo un forte alleato per la conservazione dell’ambiente e del paesaggio. La citazione precedente rispecchia i valori in cui crediamo e che adottiamo da sempre, per questo motivo abbiamo aderito al disciplinare di “Passione e Ragione”. In cantina la tradizione è affiancata da moderne tecnologie sia per quanto riguarda la produzione dei vini bianchi (ambiente appropriato per la vinificazione razionale in acciaio) che quella dei vini rossi (in grandi tini di legno). La cantina per l’affinamento dei vini rossi è occupata da botti in rovere di capacità tra i 25Hl e i 90Hl. Dal vigneto allo stoccaggio delle bottiglie tutti i passaggi sono svolti con cura e passione.
Andrea Li Calzi
Vini degustati | Annata | Prezzo | Voto |
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Nebbiolo d'Alba | 2001 | da 7,50 a 10 euro | @@ |
Langhe Favorita | 2019 | da 7,50 a 10 euro | @@@ |
Censo Brut | s.a. | da 10 a 15 euro | @@@ |
Roero Arneis Coste Anforiano | 2019 | da 15 a 25 euro | @@@@ |
Moscato d’Asti Santa Vittoria d’Alba | 2020 | da 10 a 15 euro | @@@@ |
Nebbiolo d'Alba | 2018 | da 10 a 15 euro | @@@@ |
Rosato Porporino | s.a. | da 7,5 a 10 euro | @@@ |
Roero | 2017 | da 15 a 25 euro | @@@@ |
Nebbiolo d’Alba Spumante Rosé Brut | 2019 | da 15 a 20 euro | @@@@ |