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Soldati La Scolca Metodo Classico Brut 2010

Soldati La Scolca Metodo Tradizionale Classico Brut 2010 La ScolcaDegustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 03/2022


Tipologia: Vino Spumante Brut
Vitigni: cortese
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: LA SCOLCA
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 25 a 50 euro


In questo periodo si sta assistendo a una specie di gara (non dichiarata) a chi “lo fa più lungo”, mi riferisco al periodo di maturazione in bottiglia a contatto con i lieviti. Questo probabilmente perché da più parti si sono accorti che, se la base da cui si parte è di elevata qualità, si può osare di più e ottenere risultati a volte straordinari.
La Scolca è una storica azienda con alle spalle più di 100 anni, da quando il bisnonno di Giorgio Soldati acquistò la tenuta, nel 1919. Oggi è Chiara Soldati a dare ulteriore lustro a una realtà davvero invidiabile, dove la qualità si esprime ai massimi livelli, ancor più perché l’uva con cui si fanno gli spumanti non è né chardonnay, né pinot noir, ma il mai abbastanza apprezzato cortese, varietà che nell’area intorno a Gavi esiste da tempi davvero remoti.
Questo Brut Millesimato non rappresenta il top della gamma, costituito dalla versione “D’Antan”, che subisce una maturazione in bottiglia sui lieviti di ben 10 anni, ma è un gioiello in grado di dare il ben servito a parecchi suoi colleghi, a un prezzo assolutamente congruo.
Non di rado, quando decido di andare a cena alla Taverna del Tiranno, nei pressi di Frasso Sabino, un delizioso borgo a una quarantina di chilometri da Roma, scelgo come compagno delle gustose portate (qui si fa ristorazione e pizzeria, ambedue da provare) il Brut millesimato de La Scolca, in questo caso il 2020, che ha trascorso “solo” 72 mesi a contatto con i lieviti.
La ragione è semplice: è buonissimo. Ha una forte carica espressiva sia al naso che al palato, un gioco di fiori, frutti, panificazione, di raro fascino. Una di quelle bottiglie che rischi di finire da solo e saresti tentato di chiedere ancora, ma consapevole che hai il dovere di non farlo, perché ubriacarsi non è cosa da fare, mai, non ce n’è bisogno, oltre un certo punto non è più godimento ma eccesso, il dopo lo dimostra chiaramente.
Insomma, non sto qui a raccontarvi nel dettaglio questo vino, me lo sono goduto a cena e non ho preso appunti, ma vi assicuro che, anno dopo anno, si dimostra fortemente affidabile, come del resto tutta la gamma aziendale.

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