Teroldego 2016

Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 11/2022
Tipologia: IGT Rosso
Vitigni: teroldego
Titolo alcolometrico: 13%
Produttore: LETRARI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 15 a 18 euro
Scambiando due chiacchiere con Lucia Letrari mi sono accorto che lo spirito di quest’enologa trentina è davvero invidiabile. A proposito del Vallagarina Teroldego 2016, la nostra protagonista ci tiene a specificare quanto segue – Il nostro Teroldego è una simpatica “provocazione” non essendo stato piantato in Piana Rotaliana, ma tre le colline di Borghetto all’Adige (TN) frazione del comune di Avio dove papà Leonello era originario, e da dove arrivano gran parte dei nostri vini rossi.
Per noi rappresenta la tipicità trentina nella “gentilezza italica”. Non vuole essere un confronto con la zona sopracitata ma un vino schietto, territoriale e di piacevolezza –. L’uva che dà il nome a quest’etichetta, prodotta in un’annata grandiosa che sta andando ben oltre le aspettative, ha grappolo medio-grande, piuttosto compatto, allungato e piramidale. La foglia è di grandi dimensioni, trilobata e pentagonale. L’acino, di dimensioni medie, è rotondo, il colore della sua buccia è nero bluastro, quest’ultima risulta spessa, pruinosa e alquanto coriacea. Vendemmia manuale, affinamento in serbatoi d’acciaio e in barrique di rovere francese.
Versato all’interno del calice mostra un bel colore acceso rubino squillante e un estratto di tutto rispetto. Naso piuttosto dolce dove il frutto maturo incontra la spezia, in parte derivata dal vitigno e in parte dal legno, lo stesso risulta sapientemente dosato, impercettibile. In ordine: ribes nero, mirtillo, amarena, chiodo di garofano e noce moscata, leggera vaniglia su una trama terrosa di humus e sottobosco in un finale balsamico che sa di eucalipto.
In bocca la consueta morbidezza tipica del varietale è incalzante, soprattutto perché attraversata da lampi di acidità in richiamo al frutto e una buona sapidità che s’avverte soprattutto sulla punta della lingua. Media persistenza e timbro misurato, è un vino che ben si presta a svariati primi piatti a base di carne, personalmente l’ho abbinato a una polenta bramata con sugo di chiodini e salsiccia.