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Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vittoria 2021

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Vittoria 2021 LucchettiDegustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 02/2024


Tipologia: DOC Bianco
Vitigni: verdicchio
Titolo alcolometrico: 13,5%
Produttore: LUCCHETTI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 15 a 18 euro


La seconda etichetta presentata dall’Azienda Lucchetti, di Morro d’Alba (AN), viene prodotta mediante l’utilizzo di un antico clone di verdicchio allevato all’interno di uno dei due cru aziendali, in questo caso il Vigna Vittoria; l’altro lo vedremo nelle prossime pubblicazioni e riguarda il vitigno lacrima. Nel Verdicchio prodotto con uve allevate a Morro d’Alba ritrovo maggior slancio e bevibilità già a pochi mesi dall’imbottigliamento, caratteristiche che, stando alla mia esperienza, nei vini prodotti nel comune di Jesi prendono vita trascorso almeno un anno dall’imbottigliamento. I due comuni distano rispettivamente 13 km. l’un l’altro.
Anche l’altimetria, 180/220 m.s.l.m., gioca un ruolo fondamentale e l’ambiente pedoclimatico dell’entroterra di Ancona plasma vini dal carattere ben definito e con buone potenzialità di invecchiamento. La prima annata del Vittoria è stata prodotta nel 2001, l’età media delle viti è di trent’anni. I terreni sono di medio impasto tendente all’argilloso, il sistema di allevamento prescelto è il doppio capovolto derivante dal guyot; resa pari a 7.000 kg d’uva per ettaro. Vendemmia manuale a fine settembre, pressatura soffice e criomacerazione sulle bucce. Fermentazione (10 giorni) svolta da lieviti indigeni in acciaio, affinamento in botti di cemento vetrificato 6 mesi più altri sei in bottiglia prima della messa in vendita. Anche in questo caso non viene effettuata la fermentazione malolattica.
Veste cromatica paglierino vivace, tanta luminosità e sfumature oro antico; buon estratto. Sin dal principio l’agrume ricopre il ruolo di protagonista, e il “cast” in tal senso è piuttosto nutrito: scorza di limone, succo di cedro e pompelmo. Passano alcuni minuti e si fa largo una lunga scia minerale con rintocchi nuovamente fruttati di susina gialla croccante, mentolo e un lieve accenno d’idrocarburi. Complessità non indifferente e soprattutto grande precisione e pulizia di profumi.
In bocca vi è sinergia tra sapidità, corpo e freschezza. L’insieme di queste sensazioni si muove all’unisono, lasciando il palato pulito, agrumato e per nulla appesantito dall’alcol in ogni fase della degustazione. Cinque chiocciole. Tagliatelle di Campofilone con dadolata di funghi cardoncelli e seppie.

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