Vesuvio Rosso Piedirosso Fuocoallegro 2018

Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 01/2017
Tipologia: DOC Rosso
Vitigni: piedirosso
Titolo alcolometrico: 13%
Produttore: CASA SETARO
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 15 a 25 euro
Per chi non avesse ancora avuto occasione di visitare l’azienda di Massimo Setaro, si trova a Trecase, un piccolo comune in provincia di Napoli situato nel Parco del Vesuvio, tra l’Alto Tirone e il Bosco del Monaco. Vale la pena andarci per rendersi conto delle particolarità della zona; districandosi fra i vari viottoli, non ci vuole molto per rendersi conto di respirare l’aria di uno dei vulcani più famosi al mondo, aria e suolo che non possono che lasciare il segno nei vini che vengono prodotti.
Il Fuocoallegro è un piedirosso che ha subito una macerazione di circa due giorni, una fermentazione di 12 e una maturazione prima in anfora e poi in botte grande di rovere francese per un anno.
Interessante notare, una volta versato nel calice, come la base espressiva del vitigno sia lì, indisturbata, a farci capire che il legno, soprattutto se ben dosato, può solo fornire ulteriori contributi, smussare eventuali asperità (ma il piedirosso ne ha davvero poche), è sempre lui a condurre il gioco, poi c’è il terreno vulcanico a dargli spessore e profondità.
Così, a quelle note di ciliegia e lampone che ce lo fanno ricordare, insieme a nuances floreali di viola e rosa canina, arrivano effluvi speziati di cannella, cardamomo, leggera noce moscata, poi si torna al frutto, un po’ di ribes rosso, corbezzolo e mirtillo; si va avanti sulla parte più mineraleggiante, proprio di roccia sgretolata, sul fondo un richiamo embrionale a cuoio e tabacco.
Ed ecco che al palato abbiamo piena conferma dei tratti precedentemente enunciati, anche qui il vitigno campano non si nasconde tra le viscere del legno, ma ritorna vivo e fresco, con quel frutto tanto limpido e godibile che lo contraddistingue fortemente, per poi fondersi con delicate note fumé, una leggera cremosità che non ricopre, ma accompagna quella naturale energia che rende avvincente il piedirosso, rendendo il sorso intenso e piacevole, grazie anche a un tannino che afferma la sua presenza con trama di pura seta. Un vino che ha tutte le carte per crescere nel tempo, ma con il vantaggio di sapersi fare apprezzare, molto, già adesso.