Zisola e il fascino della Sicilia sud-orientale
Lo ammetto senza alcuna remora: ho un certo debole per la Sicilia Sud-Orientale, per le sue splendide rovine di epoca classica, per le incantevoli città barocche, per le spiagge sabbiose, ma anche e soprattutto (ça va sans dire) per le sue delizie enogastronomiche.
Dominato dai Monti Iblei, il montuoso entroterra sud-orientale della Sicilia ospita infatti alcuni fra i più belli centri urbani dell’intera isola ed è caratterizzato da un panorama rurale lievemente aspro con profonde gole rocciose e scogliere di pietra arenaria levigate dal tempo e dagli agenti atmosferici.
Zisola è situata proprio in questa parte della Trinacria, vicinissima a Noto, gioiello indiscusso del Barocco siciliano, completamente ricostruito in seguito al terremoto del 1693, ma spettacolare a qualunque ora del giorno, forse particolarmente suggestivo ed elegante di primo mattino quando l’architettura assume una colorazione giallo-ramata e paiono brillare di luce propria.
È il progetto siciliano della famiglia Mazzei, nasce nel 2003 e riproduce un impressionante scenario naturale di 50 ettari in totale, di cui 24 a vigneto in prevalenza a Nero d’Avola, ma affiancato anche da Syrah, Petit Verdot, Grillo e Catarratto. Un terreno ricco di calcare e scheletro sassoso, ideale (a tutti gli effetti) nel concedere ai vini tessitura, finezza e complessità.
In tale e seducente trasferta mi sono allora immerso in un habitat unico. Già, quello della Zisola è davvero in grado di formare una biodiversità sorprendente per varietà e bontà, tra olivi, agrumi e mandorli che segnano il luogo e si alternano a viti allevate rigorosamente ad alberello. Uno spettacolo inebriante, in cui le attività si calano in un contesto dalla forte identità territoriale senza alcuna retorica e soprattutto ostentando con orgoglio e serietà una visione d’intenti che gioca bene sull’equilibrio dei vari giovani coinvolti.
“Fare il biologico qui non è particolarmente difficile”, ci ricorda il padrone di casa, Filippo Mazzei, ma ciò non esula comunque dalla assoluta convinzione di non ricorrere ai pesticidi, funghicidi, erbicidi e altri fertilizzanti chimici, ma gestendo il tutto tramite sovescio, interramento di erbe spontanee e riconvertendo i rifiuti organici in compost.
All’interno di questa straordinaria varietà umana e ampelografica, ho cercato infine di concentrarmi personalmente su un aspetto in particolare: la tanto osannata e al contempo fuorviante mineralità, cioè il descrittore più arduo da esplicare in senso astratto.
IN DEGUSTAZIONE
Sicilia DOC Grillo Azisa 2022
Parola che dà origine al nome Zisola e che significa anche “splendido”: fresco ed espressivo il profilo aromatico, palato tonico, leggero ma agile, con una fusione dinamica della matrice sapida e dei rimandi agrumati.
Sicilia Rosso DOC Zisola 2021
Un Nero d’Avola particolarmente fresco ed elegante in cui la struttura, la piacevolezza e il frutto risultano un’ottima combinazione. Intensi rimandi di macchia mediterranea, bocca di attacco sapido, sviluppo avvolgente, finale tonico e di notevole energia.
Sicilia DOC Syrah Achilles 2020
Armonico l’amalgama tra frutto e spezie, palato di buona polpa, sviluppo avvolgente, tannini morbidi con una discreta chiusura.
Sicilia DOC Petit Verdot Effe Emme 2020
Centrato su un frutto fresco e vibrante, la trama tannica è fitta e serrata, buona la lunghezza, il finale si presenta più intenso che articolato.
Sicilia Rosso DOC Doppio Zeta 2019
Fermentazione naturale e nessuna filtrazione: queste le caratteristiche di partenza. Nota di mora, capperi e cenni di cacao; palato saporito, di intensa personalità, alquanto vibrante e slanciato fino in fondo.
Terre Siciliane IGT Catarratto Contrada Zisola 2021
Limpida chiarezza aromatica di fiori di campo e foglia di limone; armonia floreale che torna in bocca, polposa, cremosa ma fresca; c’è contrasto e salinità, notevoli nuance di scorza d’agrume sul finale piuttosto lungo.
Emanuele Gobbi