Anteprima Chianti Classico 2005
I vini del Gallo Nero in scena per due giorni alla Stazione Leopolda di Firenze |
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“Nell’ultimo decennio – ha affermato Vittorio Pozzesi – il mercato mondiale del vino ha attraversato una fase di profonda ristrutturazione. La configurazione che il mercato internazionale sta progressivamente assumendo impone alla denominazione del Chianti Classico l’obbligo di elaborare nuove strategie. I nostri programmi attuali si propongono di accrescere la capacità competitiva della nostra denominazione puntando soprattutto su due fattori: la coesione del sistema consortile, che si è consolidata dopo la fusione dei due consorzi, e la valorizzazione del contenuto distintivo dei nostri prodotti, ovvero della loro tipicità. Altro elemento importante sarà la riconoscibilità del prodotto, che finalmente dopo tanti anni, potrà contare su un marchio forte, quello del Gallo Nero, su tutta la produzione. Il marchio del Gallo Nero è infatti diventato simbolo della DOCG ed da quest’anno si troverà su ogni bottiglia di Chianti Classico, obbligatoriamente inserito nella fascetta di stato e, su scelta aziendale, come ‘bollino’ aggiuntivo. Per poter comunicare questa importante novità, il Consorzio ha pianificato una campagna stampa che vedrà il suo debutto nei prossimi mesi”. Entrando nel cuore della manifestazione, ecco alcuni numeri: 351 i vini in degustazione di 121 aziende agricole, a partire dalla vendemmia 2005 in anteprima (campioni di botte), all’imbottigliato delle ultime annate, dalla 2004 alla 2000 Riserva, che sono state degustate sia con modalità libera che con servizio di sommelier. Un panorama pressoché completo della produzione a denominazione di origine della zona storica del Chianti. Bell’annata la 2004, corposa al punto giusto e acidula come un buon vino ottenuto da Sangiovese dev’essere. Qualche riserva rimane sul raggiungimento di un’identità comune dei vini proposti dai vari produttori, troppi dei quali ci sono sembrati troppo caratterizzati da quei vitigni “internazionali” (merlot e cabernet/100), che sono ammessi nell’uvaggio in una percentuale che può raggiungere il 20%. Trovare un bel Chianti, verace benché a volte un po’ rustico, ci è parsa condizione sufficiente all’inserimento di quel vino nell’elenco di quelli che stiamo per segnalarvi qui di seguito, con l’aggiunta di qualche altra bella esperienza di annate più “stagionate”. Chianti Classico 2004: Chianti Classico 2004 – Isole e Olena (89/100) Chianti Classico 2003: Chianti Classico 2003 – Castello di Albola (86/100) Chianti Classico Riserva 2003: Chianti Classico Riserva 2003 – Panzanello (87/100) Chianti Classico 2001: Chianti Classico San Marcellino 2001 – Rocca di Montegrossi (89/100) Chianti Classico Riserva 2001: Chianti Classico Riserva 2001 – Castello di Albola (88/100) |