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È scomparso Gianni Brunelli, oste e vignaiolo di Montalcino

Gianni Brunelli La terra di Montalcino ha perduto uno dei suoi uomini migliori, Gianni Brunelli, appassionato conduttore dell’osteria Le Logge a Siena, a due passi da Piazza del Campo, e produttore in quel di Le Chiuse di Sotto, la sua azienda da cui sono nati ottimi Brunelli e Rossi, fortemente radicati alla sua campagna, alle vigne che ha sempre curato con amore e rispetto. Una lunga malattia se lo è portato via, la notte tra venerdì e sabato, all’età di 61 anni, davvero troppo presto, strappandolo alla terra che ha sempre amato, come lui stesso ha scritto sul suo sito con parole che confermano la sua grande sensibilità e che lasciano capire con chiarezza quanto fosse lontano da una mentalità fin troppo diffusa di vedere nel vino solo un’occasione come un’altra per fare affari: “La mia è una storia, come direi antica. Parte da lontano e vuole andare vicino: nelle campagne di Montalcino. E’ lì, come gli indiani di Wounded Knee che voglio seppellire il mio cuore. Per il momento ce l’ho lasciato. Mi aspetta. Quando finisco il lavoro all’osteria vado lassù, alla Chiusa, in mezzo alle colline marroni con i filari delle viti che sembrano tanti capelli radi e spettinati sulla grande testa del mondo. La tradizione toscana racconta dell’euforia del vino e del silenzio dell’olio. Se il vino, infatti, è allegria e rumore, l’olio è compostezza e silenzio. Scivola lento – ma anche l’olio per essere vero ha bisogno di cure particolari. Voglio farlo selezionando gli olivi, macinando a pietra, come una volta, le olive raccolte a mano. Ne uscirà un prodotto di colore verde come il grano appena spuntato. Il sapore sarà forte di quelli che rimangono in bocca senza impastarla.“. E’ davvero raro trovare un sito aziendale dove il produttore scrive di suo pugno e con il cuore in mano la sua storia, quella vera, quella di un uomo che è vissuto per lasciare davvero qualcosa di buono, di onesto e schietto, nel segno di una convinzione profonda che non può che nascere dalla propria sensibilità. Sarà la sua amata, Laura, “donna biblica, splendente di fatica” a cui era profondamente legato “come un aquilone alla mano che tiene il filo”, che avrà il compito di portare avanti il lavoro del marito, all’osteria come in azienda, e siamo certi che saprà farlo con lo stesso amore e la medesima serietà. Gianni Brunelli se n’è andato, come lui stesso ha detto è lì, nelle campagne di Montalcino, che voleva seppellire il suo cuore, che riposi finalmente sereno e che la terra gli sia lieve.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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